L'ufficio indagini indaga su un gol in C1

[Aragorn]

TERNI, 19 marzo 2007 - La punizione beffa pescata da Scarlato al 50' della ripresa e la rissa accesasi nei minuti successivi sul campo di Terni (C1-B), dove i padroni di casa hanno perso 2-1 dal Manfredonia, ha acceso l'interesse dell'Ufficio indagini. Le immagini dopo il gol vittoria, in effetti, mostrano una scarsa voglia di festeggiare da parte dei giocatori ospiti, nonostante si trattasse di una sfida salvezza e alcune reazioni davvero incomprensibili da parte degli umbri.
Da Terni, però, il capitano della formazione di casa, Antonio Cardona, spiega che sarebbe stata una provocazione da parte di un giocatore del Manfredonia, null'altro, a innescare il movimentato dopo partita al Liberati tra i giocatori delle due squadre. "Abbiamo giocato dando l'anima - ha detto Cardona - e cercando di vincere la partita fino a che le gambe e il fiato ci hanno sorretto. Solo nei minuti di recupero abbiamo tirato un po' il fiato visto che giocavamo praticamente in nove a causa degli infortuni muscolari di Danotti e Zamperini a sostituzioni ormai esaurite". "La verità è che abbiamo subito pesanti provocazioni" ha spiegato ancora il capitano della Ternana. "Scarlato - ha sostenuto - evidentemente aveva il dente avvelenato con Terni e mi ha detto 'il gol lo dedico a te ternano di m...'. A quel punto mi è andato il sangue agli occhi e ho perso la testa". Scarlato è il fratello più piccolo di Gennaro, ora allo Spezia, che andò via da Terni in maniera burrascosa.