Il vicepresidente del Milan, Adriano Galliani, smentisce poi che esista un caso-Ronaldo. Su Dida: "E' partito il ricorso, speriamo che la decisione arrivi entro mercoledì". Sul rinnovo di Del Piero: "Anche al Milan i giocatori si riducono lo stipendio"
MILANO, 17 ottobre 2007 - Berlusconi se fosse un giocatore vorrebbe essere Kakà, e Galliani? "Filippo Inzaghi, perchè segna tanti gol", ha risposto sicuro l'amministratore delegato del Milan all'arrivo nella sede della Lega calcio, a Milano. Che ha parlato, brevemente, anche di Ronaldo, Dida e della decisione del giudice sportivo di chiudere per un turno la curva dell'Inter per gli striscioni anti Napoli. "Non esiste un caso Ronaldo- ha detto-. E per il resto non parlo della salute dei giocatori. Il ricorso alla Uefa per Dida è partito poco fa, adesso l'importante è che una decisione definitiva arrivi prima della partita di mercoledì prossimo in Champions League. Dida non ha fatto niente, anzi è stato aggredito".
NOVITA' - Poi un commento anche sulla curva nerazzurra chiusa: "È una cosa nuova, che lascia perplesso chi non è più giovanissimo. Se è una norma giusta? Non ho detto questo, ho detto che è una norma nuova, il giudice adesso può prendere certe decisioni e in questo caso l'ha fatto". Infine, Galliani ha commentato la felice soluzione del tormentone in casa Juve del rinnovo di contratto di Alex Del Piero. "Si è ridotto lo stipendio? E' successo tante volte che alcuni giocatori del Milan si fossero ridotti lo stipendio, senza che nessuno ne abbia parlato - ha concluso -. La differenza è che la Juventus è una squadra quotata in borsa e deve fornire questi dati. Noi invece preferiamo non parlarne".