BUENOS AIRES (Argentina), 29 marzo 2007 - L'ex calciatore argentino Diego Armando Maradona è stato ricoverato ieri a Buenos Aires per "uno scompenso" dovuto a un aumento di peso che "non è da porre in relazione con la passata tossicodipendenza" e che non ha messo la sua vita in pericolo. Lo si rileva da un bollettino medico della clinica Guemes e da commenti del suo medico personale Alfredo Cahe. Lo stesso Cahe ha detto ai giornalisti che "la vita di Maradona non corre pericoli, ma il Pibe de oro resta ricoverato per permettere una serie di studi clinici".
MANCAMENTO - Secondo il canale Cronica Tv, Maradona "ha avuto un mancamento" pochi minuti prima di imbarcarsi su un aereo che l'avrebbe trasferito in Svizzera dove egli si sarebbe sottoposto a una terapia per ridurre il suo peso corporeo. Nei giorni scorsi era stato lo stesso Cahe a inviare un segnale d'allarme dopo che diversi media avevano rivelato che l'ex nazionale argentino fumava fino a quattro sigari Havana al giorno e beveva molto alcol, pur se non vi era alcun pericolo di una ricaduta nella cocaina.
RICOVERO - Maradona è stato ricoverato al 13/o piano della clinica Guemes che alle 22.15 (le 3.15 italiane), dopo un trasferimento in ambulanza dalla casa dei suoi genitori, ha diffuso un breve comunicato in cui si conferma "lo scompenso", ma si esclude che l'episodio sia legato all'uso di "droghe pericolose". Qui la ex stella del calcio argentino è assistito dalle figlie Dalma e Giannina e dalla ex moglie, Claudia. Il prossimo comunicato sarà diffuso dalla clinica Guemes alle 11 (le 16 italiane). Per due volte, nel 2000 e nel 2004 Maradona è stato vicino alla morte per problemi cardiaci legati al consumo di cocaina.