Gattuso: "C'è crisi, mi taglio la paga"

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Gattuso: "C'è crisi, mi taglio la paga"

Messaggiodi Aragorn il 20 mar 2009, 12:16

Adriano Galliani, se potesse, avvierebbe un processo di clonazione. A margine della presentazione di un progetto benefico della sua Fondazione «Forza Ragazzi», Rino Gattuso ha pronunciato parole che farebbero la gioia di qualsiasi amministratore delegato: «Tenuto conto della crisi sono disposto a ridurmi lo stipendio». Nessuno prima di lui si era mai esposto in maniera tanto concreta ma Gattuso precisa di non sentirsi un eroe: «Ho parlato a nome personale anche se con l’addio di Maldini sarò uno di quegli uomini che dovranno prendere in mano lo spogliatoio. Sono qui da 10 anni, ho tanta riconoscenza per il Milan e se mi verrà chiesto di fare qualcosa, sarò disposto a sedermi per parlare, senza alcun problema». In realtà il colloquio con Galliani c’è già stato. In tempo d’austerity per il calcio italiano, chi è dotato di buon senso cerca di dare il proprio contributo per prevenire danni peggiori. Il Milan prova ad anticipare i tempi, per necessità e per opportunità. Berlusconi, infatti, non ha più intenzione di ripianare il bilancio con cifre sostanziose e così invoca l’autogestione. L’input arriva dalla sua famiglia ma anche dal mondo della politica: per una questione d’immagine il presidente del Consiglio non può vestire i panni di Paperone. Il suo giocattolo deve andare avanti con le proprie gambe e se possibile diventare un modello da seguire.

Gli introiti di una società di calcio sono limitati, l’incasso dei botteghini non basta, mancano stadi di proprietà (eccetto quello che si costruirà la Juve) e quindi la soluzione più immediata per fronteggiare la crisi è quella di ridurre i costi. Da qui l’idea di un salary cap, avanzata dallo stesso Galliani in una recente intervista. Gattuso ha fatto i conti e ha realizzato che è meglio guadagnare qualcosa di meno che assistere alla demolizione del Milan. Il conto in banca, va da sè, non ne soffrità troppo ma il gesto è significativo: «La mia famiglia - racconta - farebbe fatica ad arrivare alla fine del mese senza il mio contributo. La crisi è un problema che tocca tutti e anche noi calciatori, come i dipendenti di altre grandi aziende, abbiamo il dovere di ridimensionarci. In serie B ci sono squadre a rischio iscrizione; con l’avvocato Campana che è capo del nostro sindacato, abbiamo già parlato della possibilità di ridurre gli stipendi per garantire a certi club la possibilità di sopravvivere». Gattuso, oltre a giocare nel Milan, ha un ruolo attivo anche nell’Assocalciatori. Le dichiarazioni di uno dei giocatori più rappresentativi della Nazionale avranno un impatto piuttosto forte sull’intera categoria. «Nessuno dovrà sentirsi obbligato a fare come me - ha tenuto a precisare - però la crisi esiste e credo che sarà inevitabile sedersi ad un tavolo per affrontare la situazione». Galliani, oltre a definire «straordinaria» la presa di posizione di Ringhio, sta studiando un modo per alleggerire il monte ingaggi del Milan senza imporre rinunce.

La disponibilità di Gattuso di ridursi l’ingaggio da 4,5 milioni di euro netti all’anno avrà l’effetto immediato di scoraggiare chi aveva pensato di chiedere un aumento di stipendio per essere parificato ad altri compagni. I contratti che verranno ridiscussi nei prossimi mesi (in primis quello di Ambrosini) saranno più duraturi per consentire delle spalmature. Kakà, il giocatore più ricco della rosa (9 milioni d’ingaggio) già a gennaio aveva garantito a Berlusconi che non avrebbe chiesto aumenti, pena la cessione (si parla di una nuova offerta del Real Madrid). Gli altri dovranno adeguarsi. Il calcio anche in questo senso va verso una rivoluzione. I contratti del futuro avranno un numero sempre maggiore di clausole, basi fisse ridimensionate con un importo «variabile» in relazione al numero di presenze collezionate, ai gol fatti e agli obiettivi raggiunti dalla squadra. Qualcosa di simile esiste già e si chiama contratto a rendimento. Chissà se tutti saranno riconoscenti come Gattuso o si assisterà ad una fuga in massa di campioni verso lidi più prosperosi (leggi Inghilterra).


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: Gattuso: "C'è crisi, mi taglio la paga"

Messaggiodi nemesys_72 il 20 mar 2009, 14:58

=D>
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Re: Gattuso: "C'è crisi, mi taglio la paga"

Messaggiodi kas86 il 21 mar 2009, 22:29

azz Dida leggendo Gattuso si sarà tagliato le vene...
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