Il ritorno della Fenech:«Grazie Quentin»

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Il ritorno della Fenech:«Grazie Quentin»

Messaggiodi Aragorn il 18 giu 2007, 22:05

MILANO - Edwige Fenech torna al cinema. A convincerla, Quentin Tarantino. L'attrice di tante «commedie sexy» reciterà, anche se solo per un cameo, per il torture horror «Hostel Part II» di Eli Roth (di cui l'autore di Pulp Fiction è produttore). La pellicola debutterà nelle sale il 22 giugno.
IL RITORNO - «Due anni fa a Venezia, Tarantino mi aveva chiesto se per lui sarei tornata a recitare e io avevo detto subito sì», spiega l'attrice e produttrice cinematografica. Che aggiunge: «Poi mi è arrivata la proposta di Eli per Hostel Part II. Mi ha stupito che un ragazzo così giovane (Roth ha 33 anni, ndr) conoscesse così a fondo i miei film e girando è stato delizioso mi gridava "sei bravissima, perfetto!"». Raccontando delle riprese, la Fenech ironizza sul suo passato professionale: «Sono felicissima di essere tornata sul set come attrice, anche se solo per un giorno e mezzo e in un ruolo che richiama un po' il mio cinema passato: l'insegnante. Quello di Quentin e Eli è stato un piccolo atto d'amore nei miei confronti. Il nostro è stato un menage (cinematografico) a trois». La risposta di Roth non si è fatta attendere e da vero fan ha detto: «Non penso ci siano molte interpreti, soprattutto negli Stati Uniti, capace di esprimersi a livelli tanto alti in generi così diversi. Poi grazie a lei anche Luc Merenda e il regista di Cannibal Holocaust, Ruggero Deodato hanno accettato di apparire in un cameo».
IL REGISTA - Proprio come Tarantino, anche Eli Roth adora i registi italiani di genere: «Mentre il primo Hostel era legato a modelli orientali, il secondo ha come fonte d'ispirazione proprio alcuni vostri film, da «I corpi presentano tracce di violenza carnale» di Sergio Martino a «L'ultimo treno della notte» di Aldo Lado, capaci di spaventare dalla prima inquadratura e in cui erano protagoniste ragazze affascinanti e intelligenti». In «Hostel part 2», infatti, tre giovani studentesse americane in Europa, Beth (Lauren German) Whitney (Bijou Phillips) e Lorna (Heather Matarazzo) sono le malcapitate che finiscono in un ostello slovacco degli orrori, dove vengono torturate e si ritrovano a lottare per sopravvivere, alimentando il piacere sadico di alcuni ricchi statunitensi. «Ho cercato di fare un film sulla parte peggiore del capitalismo americano - prosegue Roth- In un anno e mezzo da Hostel, le cose sono peggiorate, e io odio sempre di più Bush e Dick Cheney. C'è ancora la guerra in Iraq e in America si pensa solo a fare soldi e a spenderli, senza fare mai vacanze o occuparsi della propria famiglia». Roth precisa che «mentre gli europei, in Hostel 2, sono rappresentati dagli stereotipi che si hanno negli Usa, i personaggi americani sono veritieri al 100%, riflettono il messaggio, che adesso prevale negli Usa e cioè che i soldi ti danno potere di vita o di morte». Ma non azzardate a chiedergli se ci sarà un terzo capitolo: «Assolutamente no, in genere i capitoli tre fanno sempre schifo, dal Padrino a Alien o Mad Max».
TARANTINO - Anche Roth, infine, come la Fenech difende Tarantino a proposito delle sue frasi sul cinema italiano. Il regista di Kill Bill aveva definito le pellicole italiane degli ultimi tre anni «deprimenti» e «tutte uguali». Ma Eli Roth spezza una lancia a favore del suo produttore: «Credo che la dichiarazione di Quentin venga dalla sua tristezza per il fatto che il cinema italiano non è più quello di 30 anni fa, quando produceva più pellicole, era più libero, si sperimentavano più generi e venivano fuori film come «Salò» di Pasolini, ma anche come «Cannibal Holocaust» e le commedie sexy». Gli fa eco Edwige Fenech: «Penso che la la dichiarazione di Quentin sul cinema italiano sia stata interpretata male» ha spiegato. Secondo l'attrice le parole di Tarantino si basano sul fatto che «noi oggi riusciamo a mandare oltre i confini solo 4-5 film l'anno e rispetto al passato sono di una qualità veramente misera. Quentin, dal suo punto di vista, ha ragione. Magari però se avesse la possibilità di vedere anche gli altri film, cambierebbe opinione».


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: Il ritorno della Fenech:«Grazie Quentin»

Messaggiodi Aragorn il 19 giu 2007, 12:41

:-k :-k :-k eppure pensavo che fosse il mito "erotico" di mezzo forum


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Re: Il ritorno della Fenech:«Grazie Quentin»

Messaggiodi diegofio il 19 giu 2007, 15:16

è una gran donna diciamo che vale 6-7 veline
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