Pronti a cancellare il debito di Haiti

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Pronti a cancellare il debito di Haiti

Messaggiodi takion il 24 gen 2010, 01:13

Il Min Frattini ha detto che sono pronti a cancellare il debito di Haiti verso l'Italia. Bene, buona proposta. MA che aspettano a metterla in atto, che glielo chiedano i sopravvissuti? Sono ormai 4 giorni che gira la notizia, ma che sia stato fatto non c'è conferma...si gioca sempre sulle parole?

Port-au-Prince, 17 gen. (Adnkronos/Ign) - Haiti senza pace. Non solo la catastrofe di proporzioni devastanti seguita alla violenta scossa di martedì. Non solo distruzione e morte. Ora nel caos generale di Port-au-Prince si aggiungono anche violenze e saccheggi. Un gruppo di sciacalli si è scontrato con la polizia. Dagli agenti sono partiti colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto uno di loro uccidendolo. Questo non è bastato a disperdere i saccheggiatori e i tumulti sono continuati. Addirittura uno è riuscito, prima di dileguarsi, a strappare lo zaino dell'uomo morto. Il terremoto ha infatti distrutto le carceri facendo fuggire circa 3.000 detenuti, tra i quali pericolosi criminali.
Le speranze si ravvivano però quando qualcuno riemerge dai detriti. E' stato il caso oggi di due uomini e una ragazza di 13 anni che un gruppo di vigili del fuoco e di agenti della polizia di New York e di Miami ha estratto vivi dalle macerie di un negozio di alimentari in un edificio di tre piani crollato.

Intanto, il ministro degli Esteri Franco Frattini, appena tornato dalla sua missione africana, ha detto: "Siamo disponibili fin da ora a cancellare il debito che Haiti ha verso l'Italia e che ammonta a 40 mln di euro. Vogliamo dare immediatamente questo riconoscimento perché ci rendiamo conto che è un primo modo per aiutare l'inizio della ricostruzione". La Farnesina ha poi confermato che sono ''meno di dieci'' gli italiani che risultano ancora dispersi ad Haiti. Oltre 190 sono quelli contattati finora ("continuiamo le ricerche 'mirate' sui dispersi"). Sono invece tre i connazionali ''per cui vi sono ragioni di essere molto preoccupati''.

Ad Haiti tragedia nella tragedia è quella dei bambini rimasti soli. ''I bambini di Haiti in questo momento sono più morti che vivi e bisogna farli sopravvivere prima di portarli in qualsiasi posto al mondo - dichiara in una nota Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava - Nph Italia Onlus - Io credo fortemente che la mobilitazione internazionale per Haiti debba essere indirizzata a ricostruire il Paese per restituire la dignità di poter accogliere i propri 'figli'. Per questo rivolgiamo agli italiani un accorato appello: aiutateci con donazioni e adozioni a distanza a realizzare a tempo record una nuova casa orfanotrofio vicino all'ospedale N.P.H. Saint Damien che accolga i bambini come in una famiglia nel loro Paese".

Per donazioni e per adottare un bambino N.P.H. a distanza è possibile contattare la Fondazione Francesca Rava - Nph Italia Onlus (tel. 0254122917, info@nphitalia.org http://www.nphitalia.org). Per donazioni: c/c bancario Banca Mediolanum SpA - Ag. 1 di Basiglio (Mi) Iban: IT 39 G 03062 34210 000000760000 BIC: MEDBITMM; c/c postale: 17775230; Per donare il 5x1000 indicare il codice fiscale della Fondazione: 97264070158.

Ad incoraggiare ''lo sforzo delle numerose organizzazioni caritative, che si stanno facendo carico delle immense necessità del Paese'' è stato questa mattina all'Angelus Benedetto XVI. ''Il nostro pensiero, in questi giorni - ha detto il Papa - è rivolto alle care popolazioni di Haiti, e si fa accorata preghiera. Prego per i feriti, per i senza tetto, e per quanti tragicamente hanno perso la vita''.

Tra le vittime ad Haiti, è stata confermata anche la morte di Pilar Juarez, funzionaria del ministero degli Esteri spagnolo a Port-au-Prince responsabile della cooperazione dell'Ue. Il corpo della donna è stato ritrovato sotto le macerie del quartier generale delle Nazioni Unite dove partecipava a una riunione al momento del terremoto. La vicepremier spagnola, Maria Teresa Fernandez de la Vega, è arrivata ad Haiti, per incontrare il presidente, Rene Preval.

Preval ieri ha incontrato il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton che si è fermata ad Haiti solo 4 ore. E' arrivata con un C-130 della Guardia costiera carico di aiuti e soccorritori. Clinton ha sollecitato il governo di Haiti ad approvare un decreto per l'introduzione del coprifuoco e di altri provvedimenti straordinari per fare fronte alla situazione della sicurezza destinata a peggiorare nei prossimi giorni. ''Un tale decreto darebbe al governo una quantità enorme di autorità che di fatto delegherebbero a noi'', ha dichiarato precisando che gli Stati Uniti ''operano per sostenere (i caschi blu dell'Onu, ndr), non per prenderne il posto''. Loro ''sono qui da anni, hanno stabilito una struttura di comando e controllo'', ha aggiunto. Quando è ripartita, la Clinton ha fatto imbarcare 50 residenti di Haiti con il passaporto americano.

Gli americani rimarranno ad Haiti "fino a quando ci sarà bisogno''. Ad assicurarlo il generale americano, P.K. Keen, vice capo del Comando meridionale Usa nominato responsabile della task force Haiti.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Haiti-spari-contro-gli-sciacalli-un-morto-Frattini-Pronti-a-cancellare-il-debito_4211868991.html
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