Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 25 set 2010, 20:25

Ecco il testo del videomessaggio del presidente della Camera, Gianfranco Fini, registrato nella sede di Farefuturo e affidato alla Rete:
“Purtroppo da qualche tempo lo spettacolo offerto dalla politica e' semplicemente deprimente. Da settimane non si parla dei tanti problemi degli italiani, ma quasi unicamente della furibonda lotta interna al centrodestra. Da quando il 29 luglio sono stato di fatto espulso dal Popolo della libertà con accuse risibili, tra cui spicca quella di essere in combutta con le procure per far cadere il governo Berlusconi, è partita una ossessiva campagna politico giornalistica per costringermi alle dimissioni da Presidente della Camera, essendo a tutti noto che non è possibile alcuna forma di sfiducia parlamentare.
Evidentemente a qualcuno da' fastidio che da destra si parli di cultura della legalità, di legge uguale per tutti, di garantismo che non può essere impunità, di riforma della giustizia per i cittadini e non per risolvere problemi personali. In 27 anni di Parlamento e 20 alla guida del mio partito non sono mai stato sfiorato da sospetti di illeciti e non ho mai ricevuto nemmeno un semplice avviso di garanzia. Credo di essere tra i pochi, se non l'unico, visto le tante bufere giudiziarie che hanno investito la politica in questi anni”.
Fini aggiunge: “E’ evidente che se fossi stato coinvolto in un bello scandalo mi sarebbe stato più difficile chiedere alla politica di darsi un codice etico e sarebbe stato più credibile chiedere le mie dimissioni. Così deve averla pensata qualcuno, ad esempio chi auspicava il metodo Boffo nei miei confronti, oppure chi mi consigliava dalle colonne del giornale della famiglia Berlusconi di rientrare nei ranghi se non volevo che spuntasse qualche dossier - testuale - anche su di me, "perché oggi tocca al Premier, domani potrebbe toccare al Presidente della Camera". Profezia o minaccia? Puntualmente, dopo un po', è scoppiato l'affare Montecarlo. So di dovere agli italiani, e non solo a chi mi ha sempre dato fiducia, la massima chiarezza e trasparenza al riguardo".
Il presidente della Camera mette in fila i fatti sulla vendita della casa di Montecarlo: “I fatti: An, nel tempo, ha ereditato una serie di immobili. Tra questi, nel 1999, la famosa casa di Montecarlo, che non è una reggia anche se sta in un Principato, 50-55 metri quadrati, valore stimato circa 230 mila euro. Essendo in condizioni quasi fatiscenti e del tutto inutilizzabile per l'attivita' del Partito, l'11 luglio 2008 e' stata venduta alla Società Printemps, segnalatami da Giancarlo Tulliani. L'atto è stato firmato dal Segretario amministrativo, senatore Pontone da me delegato, un autentico galantuomo che per 20 anni ha gestito impeccabilmente il patrimonio del partito, e dai signori Izelaar e Walfenzao. Il prezzo della vendita, 300 mila euro, e' stato oggetto di buona parte del tormentone estivo. Dai miei uffici fu considerato adeguato perché superava del 30 per cento il valore stimato dalla società immobiliare monegasca che amministra l'intero condominio. Si poteva spuntare un prezzo più alto? E' possibile. E' stata una leggerezza? Forse.
In ogni caso, poiché la Procura di Roma ha doverosamente aperto una indagine contro ignoti, a seguito di una denunzia di due avversari politici e poiché, a differenza di altri, non strillo contro la magistratura, attendo con fiducia l'esito delle indagini. Come ho gia' avuto modo di chiarire, solo dopo la vendita ho saputo che in quella casa viveva il Signor Giancarlo Tulliani. Il fatto mi ha provocato un'arrabbiatura colossale, anche se egli mi ha detto che pagava un regolare contratto d'affitto e che aveva sostenuto le spese di ristrutturazione. Non potevo certo costringerlo ad andarsene, ma certo gliel'ho chiesto e con toni tutt'altro che garbati. Spero lo faccia, se non fosse altro che per restituire un po' di serenità alla mia famiglia.
E’ stato scritto: ma perché venderla ad una societa' off shore, cioé residente a Santa Lucia, un cosiddetto paradiso fiscale? Obiezione sensata, ma a Montecarlo le off shore sono la regola e non l'eccezione. E sia ben chiaro, personalmente non ho ne' denaro, ne' barche ne' ville intestate a società off shore, a differenza di altri che hanno usato, e usano, queste societa' per meglio tutelare i loro patrimoni familiari o aziendali e per pagare meno tasse". Fini afferma ancora: "Ho sbagliato? Con il senno di poi mi devo rimproverare una certa ingenuita'. Ma, sia ben chiaro: non e' stato commesso alcun tipo di reato, non è stato arrecato alcun danno a nessuno. E, sia ancor più chiaro, in questa vicenda non e' coinvolta l'amministrazione della cosa pubblica o il denaro del contribuente. Non ci sono appalti o tangenti, non c'e' corruzione ne' concussione. Tutto qui? Per quel che ne so tutto qui. Certo anche io mi chiedo, e ne ho pieno diritto visto il putiferio che mi e' stato scatenato addosso, chi e' il vero proprietario della casa di Montecarlo? E' Giancarlo Tulliani, come tanti pensano? Non lo so. Gliel'ho chiesto con insistenza: egli ha sempre negato con forza, pubblicamente e in privato.
Restano i dubbi? Certamente, anche a me. E se dovesse emergere con certezza che Tulliani e' il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita, non esiterei a lasciare la Presidenza della Camera. Non per personali responsabilita' - che non ci sono - bensi' perché la mia etica pubblica me lo imporrebbe". Poi Fini sottolinea: “Di certo, in questa brutta storia di pagine oscure ce ne sono tante, troppe. Un affare privato e' diventato un affare di Stato per la ossessiva campagna politico-mediatica di delegittimazione della mia persona: la campagna si e' avvalsa di illazioni, insinuazioni, calunnie propalate da giornali di centrodestra e alimentate da personaggi torbidi e squalificati. Non penso ai nostri servizi di intelligence, la cui lealtà istituzionale è fuori discussione, al pari della stima che nutro nei confronti del Sottosegretario Letta e del Prefetto De Gennaro. Penso alla trama da film giallo di terz'ordine che ha visto spuntare su siti dominicani la lettera di un Ministro di Santa Lucia, diffusa da un giornalista ecuadoregno, rilanciata in Italia da un sito di gossip a seguito delle improbabili segnalazioni di attenti lettori.
Penso a faccendieri professionisti, a spasso nel Centro America da settimane (a proposito, chi paga le spese?) per trovare la prova regina della mia presunta colpa. Penso alla lettera che riservatamente, salvo finire in mondovisione, il Ministro della Giustizia di Santa Lucia ha scritto al suo Premier perché preoccupato del buon nome del paese per la presenza di società off shore coinvolte non in traffici d'armi, di droga, di valuta, ma di una pericolosissima compravendita di un piccolo appartamento a Montecarlo".
Infine il presidente della Camera conclude: “Ma, detto con amarezza tutto questo, torniamo alle cose serie. La libertà di informazione è il caposaldo di una societa' aperta e democratica. Ma proprio per questo, giornali e televisioni non possono diventare strumenti di parte, usati non per dare notizie e fornire commenti, ma per colpire a qualunque costo l'avversario politico. Quando si scivola su questa china, le notizie non sono piu' il fine ma il mezzo, il manganello. E quando le notizie non ci sono, le si inventano a proprio uso e consumo.
Cosi', con le insinuazioni, con le calunnie, con i dossier, con la politica ridotta ad una lotta senza esclusione di colpi per eliminare l'avversario si distrugge la democrazia. Si mette a repentaglio il futuro della liberta'. Chi ha irresponsabilmente alimentato questo gioco al massacro si fermi, fermiamoci tutti prima che sia troppo tardi.
Fermiamoci pensando al futuro del paese. Riprendiamo il confronto: duro, come e' giusto che sia, ma civile e corretto. Gli italiani si attendano che la legislatura continui per affrontare i problemi e rendere migliore la loro vita. Mi auguro che tutti, a partire dal Presidente del Consiglio, siano dello stesso avviso. Se così non sarà gli italiani sapranno giudicare. E per quel che mi riguarda ho certamente la coscienza a posto”.


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 25 set 2010, 20:27

non lo so, gliel'ho chiesto lui nega e continua a negare...
ho fatto una leggerezza forse...
ho venduto a una offshore senza sapere di chi fosse è una leggerezza forse..
ho sbagliato forse...
l'ho venduta a poco forse...
ci abita mio cognato l'ho scoperto dai giornali....


apposto.... io nn ho parole doveva farla sta mattina l'ha fatto in serata e nn ha detto nulla di nuovo sul fronte occidentale

tralasciamo poi il patetico discorso sul linciaggio mediatico che quando è fatto agli altri va bene ma quando uno prova a dire una cosa su di lui è un infame... complimentoni...


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi patrix78 il 25 set 2010, 20:56

Aragorn ha scritto:tralasciamo poi il patetico discorso sul linciaggio mediatico che quando è fatto agli altri va bene ma quando uno prova a dire una cosa su di lui è un infame.

Carognate del genere le fa solo il vostro unto dal signore.
Fini non possiede giornali e non mi risulta protagonista di nulla del genere.
Comunque una cosa buona l'ha detta: chi cavolo paga gli "inviati speciali" mandati in missione nel giochino di spy game messo in atto dal Caimano?!?
Risposta facilissima: ancora noi poveri c******i... :?
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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 25 set 2010, 21:14

ma io parlavo in generale nn l'ho mai visto difendere che ne so un dalema che abitava in una casa inps,consorte... che ne so un dipietro accusato di nn avere statuto nel partito, che ne so berlusoni con le escort, bossi e potrei andare avanti con tutti i politici del parlamento di destra e sinistra che in 27 anni che fa politica sono finiti in gogna mediatica... bah

ripeto discorso patetico e senza niente... anzi una cosa forse l'ha fatta capire a 58 anni la ns 3rza carica dello stato è un pò un povero ciula che si è fatto fregare forse dal cognato... patetico


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi diegofio il 25 set 2010, 21:50

Restano i dubbi? Certamente, anche a me. E se dovesse emergere con certezza che Tulliani e' il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita, non esiterei a lasciare la Presidenza della Camera. Non per personali responsabilita' - che non ci sono - bensi' perché la mia etica pubblica me lo imporrebbe


molti, troppi dovrebbero segnarsi questa frase. è la cosa più di destra detta da un esponente del governo attuale.
se è vero che tulliani è il proprietario lascerà la carica. non era nemmeno necessario, ma mi va benissimo così, questo è comportarsi da uomo di stato e da persona onesta.
a questo punto restano da chiarire
-chi è il proprietario di quella casa finora non è per nulla chiaro.
-chi ha messo in piedi questa cosa. non ho motivo di dubitare che sia pura (seppur a mio parere squallida e per nulla garantista nei toni) inchiesta giornalistica (come non ho motivo di dubitare che fini davvero non sappia di chi sia quella casa e che fosse finita al cognato), ma credo che i finiani su questo andranno a fondo. e a loro volta dovranno rispondere dell'accusa fatta nei confronti dei servizi, che è molto grave.
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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 00:16

se ti fossi preso la briga di leggere il giornale ogni tanto sapresti che feltri sono 2 mesi che avanza l'ipotesi che possa essere stato fregato dal cognato... nn mi credi? ti invito a richiedere 2 mesi di arretrati e leggerti i fondi... ma si sa lui usa il metodo boffo e già....


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 00:23

cmq diego per un partito che per 50 anni nn trovava nessuno che gli affittava una sede e i militanti si autotassavano rinunciando magari alle ferie per comprare una sede ti sembra poco che abbia svenduto un appartamento e casualmente ci sia andato il cognato... nn ci sarà il reato secondo il ns codice penale (...forse ancora da dimostrare) ma di sicuro ha ucciso i sogni di tante persone che in quegli ideali ci hanno gettato sudore e sangue e molti sono morti come Ramelli. se ti pare poco... Almirante quando morì aveva 2,7 milioni di lire sul conto corrente e di sicuro nn aveva parenti in case ereditate dal partito


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 00:33

Sul sito http://www.montecarlo-realestate.com/it/ è possibile verificare le quotazioni di appartamenti di Montecarlo. Io l'ho fatto e per 50-55 mq si chiedono non meno di 1.100.000 €. Credo che se io posso verificare certi dati, per lui dovesse essere ancora più semplice. Ognuno paga il prezzo della propria arroganza. Tutti a casa.


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi `knives` il 26 set 2010, 10:04

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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 11:51

il ministero intanto conferma che tulliani sia il proprietario delle due società (domanda il fisco nn dovrebbe indagare per evasione fiscale?)

Il caldo tropicale del primo mattino a Saint Lucia scatena una pioggia torrenziale. E sotto l’acqua rimbalzano dall’Italia le prime dichiarazioni dell’avvoca­to Renato Ellero: un suo anoni­mo facoltoso cliente italiano, non Giancarlo Tulliani, sarebbe il proprietario della Timara, e dunque della casa monegasca di boulevard Princesse Charlotte, 14. Una versione che nel corso della giornata verrà diluita da un distinguo temporale: «Non so da quanto sia proprietario di que­sta società, parlandoci non mi pareva da pochi giorni, ma non so se l’ha presa un anno fa, due anni fa o otto mesi fa. Io l’ho sapu­to mercoledì», spiega Ellero alle telecamere di SkyTg24. L’ennesi­ma versione potrebbe suonare in contraddizione con la lettera del governo di Saint Lucia, nella quale si sostiene che in seguito a un’indagine è stato «accertato» che il beneficiario effettivo della società sia Giancarlo Tulliani, «cognato» di Gianfranco Fini. L’esecutivo del piccolo Stato in­sulare non replica con note uffi­ciali, anche perché di sabato gli uffici sono sbarrati, ma non sem­bra scosso dalle rivelazioni d’ol­treoceano. Così, il portavoce del primo ministro Stephenson King, Darnely Lebourne, mini­mizza la portata delle dichiara­zioni dell’avvocato: «Non ho sen­tito di questa storia, ma comun­que io confermo la validità di quanto detto ieri (venerdì, ndr ) dal ministro della Giustizia, e dunque anche il contenuto della lettera riservata. Durante le inda­g­ini preliminari sono stati raccol­ti documenti che sostengono quanto scritto dal ministro Fran­cis ». Anche le insinuazioni sulla scarsa ortodossia dell’inchiesta governativa in corso, le cui pri­me indiscrezioni erano oggetto della missiva non trovano spon­da nel portavoce: «Le istituzioni locali – spiega Lebourne- hanno pieni poteri per avviare indagini o approfondire aspetti delle atti­vità delle società off­shore , quan­do lo ritengano opportuno». Niente di irrituale, insomma, a dar retta al collaboratore del pri­mo ministro di Saint Lucia. I toni restano più o meno gli stessi quando si riferisce delle news italiane al ministro della Giustizia Lorenzo Rudolph Fran­cis, l’autore della ormai celebre lettera che ieri, in conferenza stampa,ha confermato l’autenti­cità del «confidential memo» in­dirizzato al primo ministro King lo scorso 16 settembre. «Non so cosa sostenga questo legale, ma so che quello che ho scritto nella lettera la cui autenticità ho con­fermato ieri è appunto quanto è emerso dalle nostre indagini, in­dagini preliminari. Perché l’in­dagine formale è in corso, e quando i risultati saranno defini­tivi, quali che siano verranno re­si pubblici». Nel minestrone internaziona­le in cui è affondato l’ affaire im­mobiliare monegasco, fare chia­rezza in maniera definitiva è diffi­cile, non foss’altro perché si trat­ta di compravendite con società fiduciarie off-shore , le cui azioni solitamente sono al portatore: possesso vale titolo, dunque, e se quei documenti passano fisi­camente di mano, anche la socie­tà (e gli immobili ad essa intesta­ta) seguono lo stesso destino. Im­possibile escludere che possa es­sere accaduto. Di certo però, a dar retta alle dichiarazioni riba­dite ieri da parte dei rappresen­tanti dello Stato di Saint Lucia, al­meno nel momento in cui la lette­ra è stata scritta, o meglio quan­do il dipartimento dei servizi fi­nanziari dello Stato caraibico ha ricevuto le dichiarazioni rese da James Walfenzao,c’era la certe­z­za del ruolo ricoperto da Tulliani nella Timara: beneficiario effetti­vo, e cliente di Jason Sam e Cor­pag Usa. Quanto a Walfenzao, l’ufficio del registro di Saint Lu­cia lo indica come contatto an­che nella Corporate Agent Saint Lucia, quella che ha sede a Ma­noel Street, 10, l’indirizzo di rife­rimento di tutta la galassia off­shore dell’ affaire immobiliare. E lo inquadra in quel ruolo pro­prio in relazione alla nascita di Printemps e Timara.
©il giornale


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 11:53

ma come funzionalo le offshore? perchè vengono costituite a che servono?


Secondo Fini «a Montecarlo le società off-shore sono la regola, non l’eccezione», ma dato che noi (e lui) siamo in Italia forse è il caso di raccontare alcune cose di come funzionano queste società.
Si tratta di intestatari fittizi e nascosti, configurabili alla bisogna: tutto facile e velocissimo. Il trucco più semplice per depistare e confondere è la duplicità fra le due figure dello «shareholder» e del «beneficial owner» e lo scrive a chiare lettere qualsiasi agenzia che si occupi della costituzione di queste «scatole nere». In pratica sulle azioni della società viene scritto un nome di una «testa di legno» o finto proprietario (lo shareholder) che a sua volta, con un documento riservato, trasferisce i suoi poteri al vero proprietario, (il «beneficial owner» appunto). La cosa è chiaramente riportata nelle «domande frequenti» dei siti dai quali si può costituire la propria società a Saint Lucia o in altro paradiso fiscale anche online con pochi clic di computer, come ad esempio www.myoffshorecompanies.com. Sia la testa di legno che il vero titolare possono cambiare facilmente, senza contare che le azioni possono addirittura essere al portatore, quindi senza un titolare esplicito ma semplicemente possesso di chi le abbia fisicamente.
È evidente comunque che nella storiaccia della casa di Montecarlo quello che conta è chi fosse (passato, perché come abbiamo visto è facile cambiarlo) il «beneficial owner» delle società off-shore che hanno acquistato la casa, non rilevando chi fosse la testa di legno e meno che mai chi lo sia adesso, tanto più che l’avvocato che è saltato fuori dicendo che le società sono di un suo cliente, parla appunto di azioni al portatore, che pertanto sono di chi le ha in mano, come il due di picche. Chi fosse il vero titolare lo dice chiaramente l’unica autorità che lo può affermare, vale a dire il governo del Paese in cui la società è stata costituita. Il ministro di Saint Lucia non è affatto ambiguo nella sua lettera e nemmeno dice, come grossolanamente travisano D’Avanzo su Repubblica e i finiani, che in quel documento si indichi genericamente Tulliani come affittuario. Nella lettera il ministro afferma esplicitamente che il cognato di Fini è il «beneficial owner», quindi il reale proprietario, usando la terminologia precisa di chi con quelle scatole nere ci traffica abitualmente. Fini ha scandito nel suo videomessaggio di ieri che se dovesse essere dimostrato che la società era di Tulliani si dimetterebbe. Tanto dovrebbe bastare: c’è una società di Saint Lucia e c’è la massima autorità del Paese che ne conferma la titolarità effettiva. Che si vuole di più? Il resto è negare l’evidenza o depistare. Di certo non basterà tirar fuori un’eventuale testa di legno con azioni al portatore o velocemente intestate alla bisogna per confutare la cosa. Poi, se vogliamo dire che in quell’isola sono tutti farabutti e quindi non c’è da fidarsi possiamo anche farlo, ma allora chi l’ha fatto fare a Fini o a chi per lui di vendere un bene sociale a dei disonesti? Se non ci si fida del governo come ci si può fidare di qualsiasi altro documento societario proveniente da Santa Lucia? La soluzione, al di là dei tecnicismi, dovrebbe essere molto semplice: se Tizio è il presidente del circolo della pesca e svende per due soldi il laghetto sociale ad una società caraibica e, dopo due giorni, si vede un suo parente che lo recinta, non ci dovrebbe essere bisogno di rogatorie internazionali né di «aspettare la magistratura» (vale a dire il giorno del mai), per sapere come è andata veramente.

© il giornale


quindi alla fine ci sono due persone chi fa il prestanome e chi è il vero propietario, ah ps su libero c'è l'intervista all'avvocato che ha costituito le società e conferma che tulliani sia colui che gli ha chiesto di costituire le società, più di così fini cosa vuole? la testimonianza di Gesù?


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi diegofio il 26 set 2010, 15:14

io leggo il corriere e solo del corriere ho un certo grado di fiducia, anche se ovviamente non totale. scorro i siti internet di repubblica, l'unità, il giornale. ma di questi sono già prevenuto su quello che leggo.
se non leggevo il giornale prima figurati se lo faccio adesso quando ho (ancora una volta) la conferma che è un giornale non solo di berlusconi (notoriamente editore dai metodi stalinisti, che gliene dica lui) ma anche pro berlusconi.

infatti, perché se tulliani è il pirincipale soggetto della vicenda fanno prime pagine su fini che a questo punto è solo una vittima di raggiro del cognato (l'hai detto tu che il giornale scrive questo)? che motivo ha libero di mettere fini nudo in prima pagina? perché chiedere le dimissioni di fini per una questione puramente morale e dall'altra parte sostenere berlusconi e bossi entrambi autori di reati ben più gravi? sono state fatte lo stesso numero di prime pagine su verdini o scajola o dell'utri o cosentino, sui milioni di euro pubblici spesi della lega per la reggia della sede provinciale di treviso? non credo.
il motivo è molto semplice, berlusconi è l'editore e bossi l'alleato, fini ha rotto con i due e sta sulle scatole a feltri e belpietro. e spero ci fermiamo lì, perché se si viene a scoprire che non è solo giornalismo ma c'è qualcuno sopra che ha messo in moto tutto ciò, sarebbe di una gravità inaudita.

detto questo mi pare che tu sulla vicenda ti stia facendo troppo trasportare da quello che scrive un giornale di parte senza dare peso a tutto ciò che va a favore della difesa. se credi a quello che dice l'accusa devi credere sino a prova contraria anche a quello che dice la difesa. altrimenti non sei tu stesso garantista, e potrei rimetterti ai tuoi versi di luca, o a quello che scrive l'unita oggi nella striscia rossa.

da parte mia, come ho già detto, aspetto ulteriori sviluppi, perché mi pare che gli elementi portati sino ad ora siano, oltre che di dubbia credibilità, totalmente insufficienti per avere la verità su questa vicenda. sia da una parte sia dall'altra.
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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 18:51

la difesa cosa dice? no perchè me lo sono perso diego a parte le caga*e dei giornali servi del potere, io seguo feltri dai tempi dell'indipendente 20 anni ed è l'unico giornalista su cui metto la mano sul fuoco che è libero al contrario di tutti gli altri. Belpietro se avessi avuto la decenza di leggere l'articolo ha messo quelel foto x' un paparazzo gliel'ha passate e 7 giorni fa le ha prese e regalate a fini... e già quando repubblica ci pubblica il primo ministro ceco nudo a villa certosa è informazione in sto caso diffamazione.... diego mi sa che l'unico prevenuto sei tu... io sono 7 anni da quando sono qui che dico che il peggiore di tutti è fini e nn vedo x' ora dovrei cambiare idea? x' andato in tv ad accusare il cognato? ma x favore va... si deve dimettere x' sulla gestione di un partito come l'ex msi nn si scherza sul sangue che è stato versato. Non perchè glielo chiede berlusconi o chi x esso si deve dimettere x' ha imbrogliato il suo popolo. Ah ps se hai voglia di aprirti il cervello leggiti l'intervista di bechis all'avvocato dello scoop di ieri mattina, erano mesi che nn ridevo così tanto.... se quella è la prova dell'innocenza fini è messo bene

ah domanda in italia c'è un giornale che nn è di parte?


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Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2010, 18:53

Aragorn ha scritto:la difesa cosa dice? no perchè me lo sono perso diego a parte le caga*e dei giornali servi del potere, io seguo feltri dai tempi dell'indipendente 20 anni ed è l'unico giornalista su cui metto la mano sul fuoco che è libero al contrario di tutti gli altri. Belpietro se avessi avuto la decenza di leggere l'articolo ha messo quelel foto x' un paparazzo gliel'ha passate e 7 giorni fa le ha prese e regalate a fini... e già quando repubblica ci pubblica il primo ministro ceco nudo a villa certosa è informazione in sto caso diffamazione.... diego mi sa che l'unico prevenuto sei tu... io sono 7 anni da quando sono qui che dico che il peggiore di tutti è fini e nn vedo x' ora dovrei cambiare idea? x' andato in tv ad accusare il cognato? ma x favore va... si deve dimettere x' sulla gestione di un partito come l'ex msi nn si scherza sul sangue che è stato versato. Non perchè glielo chiede berlusconi o chi x esso si deve dimettere x' ha imbrogliato il suo popolo. Ah ps se hai voglia di aprirti il cervello leggiti l'intervista di bechis all'avvocato dello scoop di ieri mattina, erano mesi che nn ridevo così tanto.... se quella è la prova dell'innocenza fini è messo bene

ah domanda in italia c'è un giornale che nn è di parte?

ah cmq tanto per dirti in sta vincenda ho letto articoli del cor sera, repubblica, stampa, fattoquotidiano, libero, giornale, panorama, prealpina e il tempo bastano o ci dovevo aggiungere anche il manifesto e l'unità? no così eh nn vorrei essermi fatto lobotomizzare dagli schiavi di berlusconi

ah ultima domanda ma com'è che libero e il riformista che hanno lo stesso editore hanno due linee editoriali diverse? qualcosa nn mi torna... boh forse sono scemo io...


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Re: Fini "bamboccione" a 58 anni e il cognato con la strana auto

Messaggiodi diegofio il 26 set 2010, 22:06

e già quando repubblica ci pubblica il primo ministro ceco nudo a villa certosa è informazione in sto caso diffamazione.... diego mi sa che l'unico prevenuto sei tu...


cosa pensavo e penso tuttora io, il prevenuto antiberlusconiano, sul caso berlusconi
viewtopic.php?p=327041#p327041

cosa penso io, il prevenuto prorepubblica, di repubblica (scritto due ore fa)
scorro i siti internet di repubblica, l'unità, il giornale. ma di questi sono già prevenuto su quello che leggo.


cosa scrivo io, il prevenuto difensore di fini, su questa vicenda
io di certezze su questa vicenda non ne ho alcuna, aspetto la magistratura e le dichiarazioni dei diretti interessati e intanto leggo pro e contro. in principio non mi pare giusto moralmente che il cognato del presidente usufruisca dei benefit del partito. ma da qui a chiedere dimissioni o muovere accuse ancora prima che uno sia iscritto nel registro degli indagati mi pare una costrizione.


chi ha messo in piedi questa cosa. non ho motivo di dubitare che sia pura (seppur a mio parere squallida e per nulla garantista nei toni) inchiesta giornalistica (come non ho motivo di dubitare che fini davvero non sappia di chi sia quella casa e che fosse finita al cognato), ma credo che i finiani su questo andranno a fondo. e a loro volta dovranno rispondere dell'accusa fatta nei confronti dei servizi, che è molto grave.


questo non l'ho scritto io
mah ringrazio di vivere in uno stato di diritto dove sei innocente fin quando nn condannato in via definitiva


ma tu sergio, ovvero la stessa persona che scrive anche questo e per la quale a quanto pare lo stato di diritto e il garantismo vale a mano di qualche eccezione
mi viene solo da pensare che qualcuno l'ha pagato per fare quella dichiarazione una lunga serie di patacche viste in questi giorni per svilire la verità


concludo dicendo una cosa oramai evidente a mio parere, a prescindere da come si concluderà tutto l'ambaradan.
la casa di montecarlo è solo un mezzo del quale interessa poco o nulla. altrimenti le prime pagine sarebbero per tulliani.
il fine è la cosa principale. la delusione degli ex missini (oramai tutti leghisti, berlusconiani o neofascisti come quello che ha postato oggi chiedendo lo stato di polizia, robe da matti), i morti (ci sarebbe molto da discutere), sono solo chiacchere, non è questo il soggetto.
far fuori un oppositore politico che ultimamente aveva cominciato a rompere le uova nel paniere al pdl e alla lega. tutti gli sforzi vanno in questa direzione.
e dalla forma con cui è stata condotta tutta l'inchiesta è chiaro come il sole.
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