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Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 13:52
di Aragorn
di Marcello Veneziani
Lo confesso: il mandante delle accuse a Fini sono io. Io e tutti quei ragazzi che hanno creduto nella destra, investendoci la vita. Noi, che possiamo comprendere i trasformismi, ma che non gli perdoneremo mai di aver svenduto i nostri sacrifici al "cognato"
Io so chi c’è dietro le carte che accusano Fini. So chi le ispira, conosco bene il mandante. Non c’entra affatto con Palazzo Chigi, i servizi segreti, il governo di Santa Lucia. È un ragazzo di quindici anni che si iscrisse alla Giovane Italia. Sognava un’Italia migliore, amava la tradizione quanto la ribellione, detestava l’arroganza dei contestatori almeno quanto la viltà dei moderati, e si sedette dalla parte del torto, per gusto aspro di libertà. Portava in piazza la bandiera tricolore, si emozionava per storie antiche e comizi infiammati, pensava che solo i maledetti potessero dire la verità.
Quel ragazzo insieme ad altri coetanei fondò una sezione e ogni mese facevano la colletta per pagare tredicimila lire di affitto, più le spese di luce, acqua e attività. Si tassavano dalla loro paghetta ma era solo un acconto, erano disposti a dare la vita. Il ragazzo aveva vinto una ricca borsa di studio di ben 150mila lire all’anno e decise di spenderla tutta per comprare alla sezione un torchio e così esercitare la sua passione politica e anche di stampa. Passò giorni interi da militante, a scrivere, a stampare e diffondere volantini. E con lui i suoi inseparabili camerati, Precco, Martimeo, il Canemorto, e altri. Scuola politica di pomeriggio, volantini di sera, manifesti di notte, rischi di botte e ogni tanto pellegrinaggi in cerca di purezza con tricolori e fazzoletti al collo. Erano migliaia i ragazzi come lui. Ce ne furono alcuni che persero la vita, una trentina mi pare, ma non vuol ricordare i loro nomi; lo infastidiva il richiamo ai loro nomi nei comizi per strappare l’applauso o, peggio, alle elezioni per strappare voti. Perciò non li cita. Sa solo che uno di quei ragazzi poteva essere lui.
È lui, il ragazzo di quindici anni, il vero mandante e ispiratore delle accuse a Fini. Non rivuole indietro i soldi che spese per il torchio, per mantenere la sezione, per comprare la colla. Furono ben spesi, ne va fiero. Non rivuole nemmeno gli anni perduti che nessuno del resto può restituirgli, le passioni bruciate di quel tempo. E nemmeno chiede che gli venga riconosciuto lo spreco di pensieri, energie, parole, opere e missioni che dedicò poi negli anni a quella «visione del mondo». Le idee furono buttate al vento ma è giusto così; è al vento che le idee si devono dare. Quell’etichetta gli restò addosso per tutta la vita, e gli costò non poco, ma seppe anche costruirvi sopra qualcosa. No, non chiede indietro giorni, giornali, libri, occasioni e tanto tanto altro ancora.
Però quel che non sopporta è pensare che qualcuno, dopo aver buttato a mare le sue idee e i loro testimoni, dopo aver gettato nel cesso quelle bandiere e quei sacrifici, dopo aver dimenticato facce, vite, morti, storie, culture e pensieri, possa usare quel che resta di un patrimonio di fede e passione per i porci comodi suoi e del suo clan famigliare. Capisce tutto, cambiare idee, adeguarsi al proprio tempo, abiurare, rinnegare, perfino tradire. Non giustifica, ma capisce; non rispetta, ma accetta. È la politica, bellezza. E figuratevi se pensa che dovesse restare inchiodato alla fiamma su cui pure ha campato per tanto tempo. Però quel che non gli va giù è vedere quelle paghette di ragazzi che alla politica dettero solo e non ebbero niente, quei soldi arrotolati di poveracci che li sottraevano alle loro famiglie e venivano a dirlo orgogliosi, quelle pietose collette tra gente umile e onesta, per tenere in vita sezioni, finire in quel modo. Gente che risparmiava sulla benzina della propria Seicento per dare due soldi al partito che col tempo finirono inghiottiti in una Ferrari. Gente che ha lasciato alla Buona Causa il suo appartamento. Gente che sperava di vedere un giorno trionfare l’Idea, come diceva con fede grottesca e verace. E invece, Montecarlo, i Caraibi, due, tre partiti sciolti nel nulla, gioventù dissolte nell’acido. È questo che il ragazzo non può perdonare.
Da Berlusconi il ragazzo non si aspettava nulla di eroico, e neanche da Bossi o da Casini. E nemmeno da Fini, tutto sommato. Capiva i tempi, i linguaggi e le esigenze mutate, le necessità della politica, il futuro... Poteva perfino trescare e finanziare la politica con schifose tangenti; ma giocare sulla pelle dei sogni, giocare sulla pelle dei poveri e dei ragazzini che per abitare i loro sogni si erano tolti i due soldi che avevano, no, non è accettabile.
Attingere da quel salvadanaio di emarginate speranze è vergognoso; come vergognoso è lasciare col culo per terra tanta gente capace e fedele nei secoli, che ha dato l’anima al suo partito ed era ancora in attesa di uno spazio per loro, per favorire con appaltoni rapidi e milionari il suddetto clan famigliare. Lui non crede che il senso della vita sia, come dice Bocchino in un’intervista, «Cibo, sesso e viaggi» (si è scordato dei soldi).
Il vero ispiratore e mandante dell’operazione è lui, quel ragazzo di quindici anni. Si chiama Marcello, ma potrebbe chiamarsi Pietrangelo o Marco. Non gl’interessa se Gianfrego debba dimettersi e andarsene all’estero, ai Caraibi o a Montecarlo, o continuare. Lo stufa questo interminabile grattaefini. È pronto a discutere le ragioni politiche, senza disprezzarle a priori. Sentiremo oggi le sue spiegazioni (ma perché un videomessaggio, non è mica Bin Laden). Però Fini non ha diritto di rubare i sogni di un ragazzo, di un vecchio, di un combattente. Non ha diritto di andarsi a svendere la loro dignità, i loro sacrifici, le loro idee. Non può sporcare quel motto di Pound che era il blasone di quei ragazzi; loro ci hanno rimesso davvero, lui ci ha guadagnato. Quel ragazzo ora chiede a Fini solo un piccolo sforzo, adattare lo slogan alla situazione reale e dire: se un uomo è disposto a svendere casa, o non vale niente la casa o non vale niente lui. E la casa valeva.

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 13:53
di Aragorn
credo che le stesse parole potrebbero scriverle milioni di italiani che hanno votato msi nella loro vita e si sentono traditi da quel voltagabbana

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:00
di marcosniper
Oh si sergio, come non quotarti..

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:13
di patrix78

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:16
di Aragorn
leggi l'altro post con i miei forti dubbi al riguardo... ps troppo comodo così il nome poteva farlo così mi viene solo da pensare che qualcuno l'ha pagato per fare quella dichiarazione una lunga serie di patacche viste in questi giorni per svilire la verità

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:18
di patrix78
Il meo patacca della situazione non è Fini, ma il Caimano!

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:19
di Aragorn
Aragorn ha scritto:leggi l'altro post con i miei forti dubbi al riguardo... ps troppo comodo così il nome poteva farlo così mi viene solo da pensare che qualcuno l'ha pagato per fare quella dichiarazione una lunga serie di patacche viste in questi giorni per svilire la verità

cmq l'articolo con la casa di montecarlo centra poco o nulla parla di come si possano svilire le idee e ignorare i morti di chi in un idea ci credeva...

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:19
di Aragorn
patrix78 ha scritto:Il meo patacca della situazione non è Fini, ma il Caimano!

certo oggi piove sarà colpa del banana

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:38
di diegofio
Aragorn ha scritto:leggi l'altro post con i miei forti dubbi al riguardo... ps troppo comodo così il nome poteva farlo così mi viene solo da pensare che qualcuno l'ha pagato per fare quella dichiarazione una lunga serie di patacche viste in questi giorni per svilire la verità


hai la Verità? beato te, perché non ti rivolgi alla magistratura?

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:44
di Aragorn
e tu ce l'hai o solo x' ne parla feltri è mer*a? ah diego diego

luca 6,41

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:53
di diegofio
io di certezze su questa vicenda non ne ho alcuna


postato stamattina. e il la rivelazione del leghista non mi ha certo fatto cambiare idea. se invece tu leggendo qualche giornale (sempre quelli) invece sai già che fini è colpevole, buon per te. ma ti ricordo che ieri hai scritto che in italia tutti sono innocenti sino al terzo grado.

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 14:54
di patrix78
Aragorn ha scritto:leggi l'altro post con i miei forti dubbi al riguardo... ps troppo comodo così il nome poteva farlo così mi viene solo da pensare che qualcuno l'ha pagato per fare quella dichiarazione una lunga serie di patacche viste in questi giorni per svilire la verità


Aragorn ha scritto:di Marcello Veneziani
Lo confesso: il mandante delle accuse a Fini sono io. Io e tutti quei ragazzi che hanno creduto nella destra, investendoci la vita. Noi, che possiamo comprendere i trasformismi, ma che non gli perdoneremo mai di aver svenduto i nostri sacrifici al "cognato"


non parla di Montecarlo?!?

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 15:01
di Aragorn
leggilo montecarlo centra poco o nulla con il pezzo è solo il punto di partenza è il sentimento di chi ha votato msi per anni e ora vede fini in azione

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 15:13
di patrix78
scusami, ma continuo anon capire... chi vota MSI è mafioso e quindi ha bisogno che Fini sia pro-mafia per votarlo? Cosa ha fatto Fini per essere diventato tutto a un tratto di "sinistra"? Ha votato a favore dell'uso delle intercettazioni nel caso Cosentino opponendosi quindi al gerarca Caimano?

Re: Gianfranco traditore e ladro di sogni

MessaggioInviato: 25 set 2010, 15:15
di Aragorn
ha tradito le idee gli ideali di un popolo ha preso x il culo milioni di elettori che nel migliore dei casi lo chiamano il rabbino per nn dire peggio