Attentato contro Belpietro: illeso

Raccolta di notizie di cronaca italiana.

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Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 01 ott 2010, 09:50

Milano, attentato a Maurizio Belpietro:
scontro a fuoco con la scorta sotto casa

di Gabriele Villa
Paura a Milano: illeso il direttore di Libero mentre l’aggressore, che indossava una finta divisa da finanziere, è riuscito a dileguarsi nella notte (guarda la gallery). Da via Monte di Pietà le ricerche dell'uomo armato estese per tutto il Centro città. Belpietro a Mattino Cinque: "Certe idee si pagano con paura e minacce, solo io Feltri e Fede siamo sotto scorta"
Fallito attentato ieri a tarda sera contro il direttore di Libero, Maurizio Belpietro. Erano le 22,45 quando i due uomini della scorta che, dopo le ripetute minacce ricevute dal giornalista gli è stata affidata, sono arrivati in auto con il direttore sotto la sua abitazione, in via Monte di Pietà, nel centro di Milano. Secondo la prassi uno dei due agenti ha accompagnato il direttore all’interno della palazzo fino all’uscio di casa e poi si è incamminato per tornare a bordo dell’auto dove l’attendeva l’altro collega rimasto al volante. È stato proprio tornando sui suoi passi che l’agente di scorta si è imbattuto in un uomo armato di pistola appostato poco lontano dall’appartamento dove Belpietro era appena entrato. A tarda notte, al momento in cui scriviamo queste righe, ovviamente la dinamica è ancora tutta da chiarire ma, dalla testimonianza dell’agente di scorta, sembra certo che l’uomo che attendeva l’ex direttore del Giornale indossasse una divisa da finanziere. Insospettitosi per l’atteggiamento di quell’uomo l’agente di scorta gli ha intimato di fermarsi e per tutta risposta gli ha puntato addosso una pistola. È a questo punto che, vistosi scoperto, mentre si dava alla fuga il presunto attentatore ha sparato un colpo in direzione dell’agente della scorta che lo stava inseguendo. Il quale a sua volta ha risposto al fuoco sparando tre colpi.

La concitata azione è avvenuta tutta all’interno del condominio che, particolarità ideale per un potenziale attentatore, offre diverse vie di fuga sia passando per gli stabili confinanti sia attraverso alcuni giardini dei dintorni. La giacca da finanziere anche se indossata a quanto pare sopra una tuta avrebbe dovuto mettere al riparo l’attentatore da qualsiasi sospetto ma in realtà una serie di circostanze fortuite ha permesso di sventare i suoi piani. Prima fra tutte l’attenzione dell’agente di scorta che non si è limitato ad accompagnare il direttore fino al portone di ingresso ma poi ha indugiato all’esterno dell’appartamento di Belpietro per accendersi una sigaretta e fare due passi. È a quel punto che si è accorto dell’uomo che si era nascosto con la pistola in mano nell’androne. E soprattutto che quell’uomo aveva già una pistola puntata. Addirittura sembrerebbe che il presunto attentatore abbia tentato di sparare subito un primo colpo ma che la sua pistola si sia fortunatamente inceppata. Resta il fatto che vistosi scoperto il falso finanziere è riuscito a dileguarsi riuscendo anche a sfuggire al secondo agente di scorta che attendeva in auto e che non avrebbe avuto il tempo di intervenire.

Sul posto sono subito intervenute sei volanti e alcuni uomini della Digos che hanno setacciato la zona e la palazzina alla ricerca di dettagli che possano aiutare a ricostruire l’episodio e soprattutto a portare in qualche modo all’identità dell’aggressore di Belpietro. Le battute nella zona si sono protratte fino all’alba.

Maurizio Belpietro, 52 anni, sposato, due figlie ha cominciato la professione nel 1975 al quotidiano Bresciaoggi, poi all'inizio degli anni '80 contribuì alla nascita di Bergamoggi. È stato in seguito caporedattore centrale del settimanale L'europeo e poi vicedirettore de L'Indipendente di Vittorio Feltri. Ha seguito Feltri a il Giornale nel 1994 come vicedirettore. Nel 1996 ha la sua prima esperienza da direttore, al quotidiano Il Tempo di Roma. È stato alla guida del Giornale fino al 2007. Ha poi diretto il settimanale Panorama. Il 13 agosto 2009 ha sostituito Vittorio Feltri alla direzione di Libero.

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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 01 ott 2010, 09:52

una persona può piacere o meno ma arrivare a cercare di ammazzarla è sintomo che qualcosa non va in questo paese, dove la politica ha lasciato spazio agli slogan e dove il clima d'odio è sempre più pressante. Io nn ho vissuto per età anagrafiche gli anni di piombo ma onestamente nn so quanto siamo lontani da quel periodo. Fin quando avremo buffoni in parlamento capaci solo di insultarsi, che pensano solo al proprio orticello, invece che al paese, gente che fa discorsi alla camera fuori da ogni logica parlamentare non lamentiamoci se poi ci scapperà il morto.


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi nemesys_72 il 01 ott 2010, 10:36

Beh, ti dico il commento di una in ufficio con me:
"Peccato"............
E qui si capisce che gente c'è in italia..
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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 01 ott 2010, 12:04

Sulla pagina Facebook del Popolo Viola c'è una foto del direttore e le parole "una pistola vicino a un pistola. Sarà amore?". I commenti all'immagine parlano dell'attentato e molti credono sia una farsa. "Non credo una parola di quello che dice" oppure "magari un caruseddo con la pistola ad acqua è entrato nel suo giardino". Un utente ha poi ironizzando scrivendo "smentita circa il presunto attentato, pare che nel giardino ci fosse solo un pistola e nonuna pistola".


poveri noi


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi nemesys_72 il 01 ott 2010, 18:14

per curiosità, ti sei fatto un giro a leggere i commenti sul sito del fatto quotidiano e dell'unità?
prova, poi mi dirai..
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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi diegofio il 01 ott 2010, 20:28

quando si divide il paese in bianco e nero, non ci si deve meravigliare se accadono queste cose.
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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 02 ott 2010, 11:15

giàgià ma la violenza fisica a parte quattro co*lioni neonazisti, che andrebbero messi in galera e gettata la chiave, ma sopratutto a parole la si vede solo da una parte da biaggi a dantona dal pacco bomba alla sede della lega esploso in posta, a le minaccie delle br contro libero e il giornale, dall'attentato di berlusconi alle manifestazioni contro dell'utri e schifani al fumogeno contro bonanni per finire a belpietro sono tutti di un solo colore politico.

Spero che il pd si comporti come fece anni fa il pci e isoli i cattivi maesti


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi diegofio il 02 ott 2010, 12:19

a proposito di spezzare il paese in due, a sinistra sono cattivi e a destra sono buoni, quando parlano sembrano angioletti.

ponendo che berlusconi e dell'utri dovrebbero essere in galera, l'attentato contro il primo e colpa di uno squilibrato che non appartiene a nessuna organizzazione terroristica e il fatto che sia di sinistra (boh?) non ha alcuna importanza, perché trattasi di malato di mente.

secondo te quella gente là vota PD? ne dubito fortemente, soprattutto questo PD. succede nelle feste del PD perché è l'unico partito in italia che da anni fa questo tipo di cose.
vorrei vedere a pontida o venezia parlare un qualsiasi avversario politico o sindacalista magari nato sotto la linea gotica, così si potrebbe misurare la civiltà dei leghisti. non ci vuole molta fantasia per indovinare cosa accadrebbe. a loro basta una bandiera tricolore per imprecare.
al posto di lega potrei sostituire PDL, IDV, UDC; eccetera.

la politica oramai è come uno stadio alla domenica. non esistono più i berlinguer e i moro, che avevano come centro il bene del paese e per questo cercavano insistentemente il dialogo con forze politiche al loro opposto ideologicamente.

chi sia il principale responsabile di tutto ciò a mio parere è evidente, sin dal discorso della discesa in campo del 94 berlusconi ha diviso l'italia in buoni e cattivi.
tutto il resto sono solo deprecabili conseguenze sia a destra che a sinistra.

è un peccato, dopo la fine della prima repubblica l'occasione di rilanciare la politica come cosa seria era grande. adesso ci ritroviamo dopo vent'anni al punto di partenza.
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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 02 ott 2010, 12:35

io infatti ho detto che il pd (e se ho fatto presumere che l'avessi col pd me ne rammarico perchè lo considero un partito serio e degno di questo nome) come fece il pci in ritardo dovrebbe distinguersi perchè nn si può tollerare che ci sia una certa classe politica che parli di dittatura che va fatta cadere a ogni costo e con ogni mezzo, pensando che qualche cretino nn si armi di duomo, o di pistola. Capisco l'imbarazzo del PD ma leggere oggi commenti di illustri personaggi di quel partito che iniziano a dire che con certa gente sarebbe meglio nn averci a che fare è già qualcosa e mi fa pensare che alla fine la gran parte degli italiani sia gente normale.

Se ora la colpa è di berlusconi siamo apposto, ma veramente apposto. Ammesso e non concesso che una persona che da anni prende la maggioranza degli italiani, perchè a mio ricordo dal 94 il suo partito è sempre quello di maggioranza relativa, o siamo tutti c*glioni in questo paese, o c'è una certa classe politica che nn ha risposte se non quelle di alzare i toni e dire cose che in un paese non dico civile ma manco del 4rto mondo sarebbero tollerabili.

Negli anni 70 lo slogan era ammazzare un fascista non è un reato ora seguendo le tue frasi sarebbe ammazzare un berlusconiano non è reato? forse proprio perchè c'è gente che la pensa come te che la signora Roberta Porecca ieri è stata aggredita e malmenata buttandola a terra solo perchè stava leggendo il giornale... cose da paese normale? evidentemente si perchè c'è berlusconi e va fatto fuori non usando idee politiche, ma in ogni modo. Anche negli anni 70 si diceva che il terrorismo era nero altro che rosso (le sedicenti br) o dei servizi segreti deviati collusi con la cia, il pci ci mise 7 anni per capire che i compagni stavano solcando azioni che in una democrazia non dovrebbero manco essere pensabili. Mi chiedo ci vorranno 7 anni prima di sentire che forse una certa sinistra sta sbagliando a buttare benzina? ci vorranno 7 anni prima di sentir dire che forse non sono tutti squilibrati, che forse c'è qualcosa di più serio sotto... quanti altri attentati, e spero sempre falliti, anche se dantona e biaggi non ci sono più, dovremmo vedere prima che certi frasi abbandonino la ns politica?

e chioso con questo aforisma, che molti in italia hanno dimenticato o forse fanno finta di non conoscere

Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.

Oggi per una pur minima minoranza, ma che parla di rivoluzione e di necessità di abbattere il dittatore è diventato Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu non possa più dirlo.


E infine condivido in pieno il ragionamento di Pansa, (che è tutto meno che berlusconiano) quanti ieri si sono rammaricati che l'attentato è fallito quanti avrebbero voluto che anche feltri fosse stato vittiama di un attenatato.

direi molti basta fare un salto su vari siti. Se poi è colpa di berlusconi diego, non sarai tu a premere il grilletto ma le responsabilità morali dei tuoi pensieri le prendi tutte. Perchè vedi io nn dico che a destra i toni non siano bassi, anzi lo dimostrail video di ieri di repubblica, ma chissà com'è, che immaginando che i cretini siano equidivisi (x' lungi da credere che gli idioti votino solo una parte politica) solo quelli di sinistra poi istigati da certe parole, assalano berlusconi, cercando ammazzare bonanni e belpeitro, non fanno parlare chi è gli fa schifo... perchè evidentemente da una certa parte le parole hanno passato il solco e sono diventante troppo pesanti, perchè non tutti hanno l'intelligenza di pesarle perchè alcuni prendono per oro colato alcune verità, e allora è giusto liberare l'italia dai dittatori e dai suoi servi.


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 02 ott 2010, 12:55

Uccidere un giornalista quando ritorna a casa dal lavoro: ecco una storia orrenda che abbiamo già vissuto. Nel novembre 1977, Carlo Casalegno fu ammazzato nell’androne del suo palazzo, a Torino, mentre rientrava dalla “Stampa”. Un killer delle Brigate rosse gli sparò alle spalle e poi se andò indisturbato. A volte il piano attuato dagli assassini prevedeva un percorso inverso: il giornalista veniva accoppato mentre andava al lavoro. Nel maggio del 1980 accadde così a Walter Tobagi. Lo stesso era avvenuto per Indro Montanelli. Anche lui doveva morire e si salvò perché venne soltanto ferito alle gambe.
Adesso, tanto tempo dopo la stagione di sangue degli anni Settanta e Ottanta, è accaduto anche a Maurizio Belpietro. Per lui era prevista la stessa fine di Casalegno: ucciso al rientro da una giornata di lavoro nella redazione di “Libero”, al centro di Milano. Belpietro deve avere un angelo custode di quelli molto attenti. Questo angelo ha salvato lui, uno dei due poliziotti che lo scortavano e la famiglia di Maurizio, la moglie e le bambine. Purtroppo non ha potuto fermare il killer che è riuscito a ritornare nel buio da dove era uscito.
Che cosa ci rivela il fallito omicidio di Belpietro? Prima di tutto che i giornalisti sono ritornati a essere le prime vittime possibili di un nuovo terrorismo. Per un fatto semplice: sono figure molto conosciute e non hanno le scorte formidabili di tanti vip della casta politica. Eppure, in questa società fondata sui media, sono loro a rischiare più di altri. Soprattutto quelli che svettano nella professione poichè hanno l’abitudine di scrivere e parlare chiaro. Per un dovere verso i lettori e gli editori. E per rispetto nei confronti delle redazioni.
Mai ipocrita
Da quando lo conosco, Belpietro è sempre stato così. Abituato a dire sì o no, e mai qualcosa di incerto, di nebbioso, che sta nel mezzo con ipocrita prudenza. Per chi ama un’informazione reticente o da paraculi, quelli come lui sono cattivi soggetti. Gente che sta in prima linea, ragiona con la propria testa e scrive quanto gli sembra giusto. Senza inchini verso nessuno. Soprattutto verso i tanti pennacchioni della politica italiana. Ras presuntuosi e mediocri che abbondano in entrambi i blocchi, tanto di maggioranza che di opposizione.
Ecco il primo insegnamento che ci viene da questo delitto sventato per caso. Lo tengano a mente i direttori di giornale più impegnati nel raccontare e a giudicare il caos politico di oggi. Da adesso in poi, dovranno stare molto attenti a quanto accade attorno a loro. Tanti o pochi che siano, sono tutti soggetti a rischio. Obiettivi probabili di una strategia che le forze di polizia e i centri di intelligence hanno l’obbligo di svelare.
Voglio scriverlo perché non credo che il mancato killer di Belpietro fosse un pazzoide isolato. Una specie di Tartaglia armato di rivoltella al posto di un piccolo Duomo di marmo. Aveva di certo pedinato il direttore di “Libero”, conosceva bene il terreno dell’agguato, ossia il palazzo, le scale, la collocazione dell’appartamento. Ed era così pronto a uccidere da aver tentato di accoppare il primo poliziotto che gli è apparso di fronte.
Il secondo insegnamento riguarda l’aria cattiva che soffia in Italia da mesi. Nella mattinata di ieri, molti amici mi hanno telefonato per dirmi che avevo visto giusto nel denunciare, su “Libero” e sul “Riformista”, quanto stava accadendo. A tutti ho risposto che non sono un indovino. E non mi ritengo neppure più furbo di tanti altri colleghi. L’unico mio vantaggio è di avere i capelli bianchi e di aver raccontato l’esplodere del terrorismo rosso e nero negli anni Settanta e Ottanta. È stata la memoria di un tempo coperto di sangue a farmi annusare, in questo 2010, i sintomi di un pericolo troppo simile a quello di allora.
Mi sono limitato a sommare due più due. E il risultato è stato terrificante. Proviamo a mettere in fila certi segnali. Una crisi economica non risolta e che rischia di diventare una crisi sociale rabbiosa. Un sistema politico paralizzato in due blocchi che si combattono senza risparmio. Un’asprezza verbale che persino in Parlamento non conosce più limiti. L’inizio di una caccia all’uomo che da settembre in poi non ha quasi avuto soste. Culminata, prima di ieri, con l’aggressione al segretario generale della Cisl che ha rischiato di essere ucciso da un razzo fumogeno.
E ancora un conflitto sindacale sempre più esasperato, come dimostra l’assalto alle sede della Cisl di Treviglio, condotto da militanti della Fiom-Cgil. Infine gli innumerevoli indizi di una faziosità cieca che sta crescendo a sinistra. E che considera nemico pure chi dirige un giornale sgradito, scrive articoli troppo schietti, pubblica libri che la cultura post-comunista mette all’indice.
L’irresponsabilità
Su questo caos gonfio di malvagità, emergono figure di politici irresponsabili, capaci soltanto di giocare con il fuoco. Avrei più di un nome da fare. Ma oggi non voglio scriverli perché mi darebbe fastidio sentirli strillare di non essere i mandanti del tentativo di uccidere Belpietro. Questi politicanti hanno cresciuto migliaia di figliocci. Gli stessi che oggi si rammaricano che il direttore di “Libero” non sia stato eliminato. E si domandano perché non venga accoppato anche Vittorio Feltri.
Confesso di scrivere queste note con animo scoraggiato. Per carattere sono un ottimista. La vita mi ha insegnato che avere paura non serve a niente. Eppure mi domando sempre più spesso quale terribile mutazione stia subendo il nostro paese. Ormai l’Italia politica sembra diventata un territorio sismico. Anche nelle aree che non hanno mai vissuto un terremoto.
Gli inquilini di Montecitorio e di Palazzo Madama non l’hanno capito che pure loro rischiano grosso. Ma sotto troppi palazzi del potere il terreno sta ballando. A farlo ballare c’è un estremismo armato, in gran parte ancora sconosciuto. Oggi si manifesta come un ribellismo rosso, attivo in più di una città, con battaglie di strada e assalti a eventi politici. Ma pronto ad alzare la testa, e le rivoltelle, quando meno ce l’aspettiamo. E a diventare un terrorismo dispiegato e omicida.
È quanto è accaduto ieri sera, in un tranquillo palazzo milanese. Soltanto il caso ha salvato Belpietro e la sua scorta. Se una pistola non si fosse inceppata, avremmo visto, come minimo, la morte di un agente di polizia. Voglio dedicare un’ultima parola a lui e ai tanti poliziotti, carabinieri e finanzieri delle scorte. Uomini preziosi che rischiano la vita per stipendi molto avari. Anche per loro bisogna augurarsi che l’Italia resti un paese pacifico. E non sia costretto ad affidarsi al sacrificio di troppi ragazzi in divisa.

© Pansa


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi diegofio il 02 ott 2010, 13:35

negli anni di piombo il terrorismo era sia di destra che di sinistra, sempre che le idee di destra o sinistra possano essere attribuite ad autori di atti terroristici. il fatto che tu consideri solo quello di sinistra, è un chiaro segnale della tua enorme faziosità, oramai evidente a tutti i lettori di agorà.
mi accusi di dare la colpa a berlusconi, quando tu la dai a mezza sinistra.

il fatto che berlusconi abbia la maggioranza è totalmente ininfluente, anzi è un chiaro segnale che l'italia è a pezzi.
anche hitler, semplicemente presentando le sue idee, ottenne la maggioranza in modo democratico. il paragone non è tra i personaggi (prima che al solito mi rinfacci che per me berlusconi = hitler) ma solo sul fatto che il consenso non rende automatico lo stare dalla parte della ragione (tipico modo di pensare berlusconiano tra le altre cose), così come l'essere vittima di attentato non rende di colpo belpietro un bravo giornalista o berlusconi un bravo politico.

il mio discorso è totalmente diverso e non lo ribadisco perché è chiarissimo per chi abbia un minimo di onestà intellettuale. non mi stupisco, dunque, che tu lo abbia rivoltato a tuo piacimento, arrivando ad accusarmi di essere portatore di idee che inneggiano al terrorismo. questo in particolare oltre che deprecabile è passibile di denuncia. per quanto di parte sei admin (!), vedi dunque di rientrare tra le righe prima che te lo costringano a fare altri.
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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 02 ott 2010, 13:42

se ho frainteso le tue parole ti chiedo scusa con sincertità, e lungi negare che è esistito un terrorismo nero. Però francamente diego alcune tue parole onestamente nn mi sono piaciute. Credo proprio che se agorà invece di unirci ci divide è inutile andare avanti e la chiuderò. Cmq visto che mi considero una persona corretta, rassegnerò subito le mie dimissioni in staff e se i moderatori e gli altri membri dello staff riterranno che sono un problema per la comunità me ne andrò senza clamori, anzi chiedendo scusa.

ah beninteso non per correre in calcio d'angolo ma quando parlavo di reponsabile parlavo di coscienza cristiana, che forse ciecamente, per me conta e conta pure tanto. Scusami ancora se le mie parole ti hanno offeso.


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Galai il 02 ott 2010, 13:54

Chiudo è evidente che le problemaiche che innesca Agorà ancora ci sono. E mi dispiace :(
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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi Aragorn il 02 ott 2010, 14:08

Diego evidentemente ho frainteso le tue parole e me ne scuso davvero e con sincerità.
Ho usato frasi poco felici ed evidentemente nn si è capito dove volessi andare a parare, io parlavo di resposnabilità morale, nel senso ci coscienza, nel senso che io nn augurei mai la morte a nessuno, pensavo a un giudizio cristiano, e non certo che le tue parole possano armare la mano del terrorismo. Sono davvero rammaricato di tutto ciò, e se ripeto ti ho offeso scusa davvero. Mi dispiace


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Re: Attentato contro Belpietro: illeso

Messaggiodi netvandal il 02 ott 2010, 14:09

Sono sempre stato contrario al consentire discussioni politiche su amdplanet, e un motivo ben preciso in testa lo avevo.

Le discussioni politiche, soprattutto su temi che stanno a cuore, portano sempre ad una grande emotività, e gli animi si scaldano sempre facilmente. Questo a volte è un bene, ma spesso no. Questo perchè la volontà di portar avanti le proprie ragioni porta spesso ad una ciecità, sia pur temporanea, che porta a facili fraintendimenti, nel mondo realtè, figuriamoci su un forum, dove senza gesti, espressioni eccetara, travisare atteggiamenti e frasi è troppo facile, e spesso deleterio.

Ognuno è liberissimo di avere le proprie opinioni, e qui credo che siamo tutti daccordo, e su amdplanet è sempre stato uno dei punti fermi.
Aragorn credo abbia semplicemente travisato alcune affermazioni, e da li , scattata la scintilla tutto è degenerato...

Chiaritevi in privato se volete, o in pubblico, ma chiaritevi, perchè sono sicuro che le idee possano essere diverse, ma il senso di civiltà credo e spero appartenga a tutti.

Detto questo non so se lasciare che continuino le discussioni politiche qui.... per quanto riguarda le dimissioni di aragorn sono rimandate al mittente. L'importante è riconoscere quando si è in "errore", e saper chiedere scusa se serve.

Michele
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